Incontro con un alpinista professionista che proporrà coinvolgenti immagini delle sue imprese, per portare avanti l’alpinismo esplorativo in piena sintonia con lo spirito del CAI.
La proiezione è di sicuro fascino, dal semplice escursionista all’alpinista estremo.
Alla serata possono partecipare soci e non soci.
Palazzo Menghini, via Cesare Battisti 27 – Castiglione delle Stiviere (MN) – Venerdì ore 21.00
Informazioni presso la sede CAI
Spinto da un’irrefrenabile curiosità nel 1981, appena undicenne, Matteo Rivadossi inizia a frequentare le grotte e le pareti del paese per diventare in breve uno dei protagonisti della scena esplorativa italiana e successivamente internazionale. Nel 1988 l’illuminazione avviene entrando a far parte dello storico Gruppo Grotte Brescia di cui oggi è presidente.Assieme a vari compagni firma alcune delle maggiori esplorazioni in Alpi Apuane, Canin italiano e sloveno. Nel 2005 in Abkazia (Georgia) prende parte alla spedizione internazionale russa Cavex effettuando la prima ripetizione della grotta più profonda del mondo: Krubera, all’epoca esplorata fino a -2080 metri.
Le sistematiche risalite in libera ed artificiale effettuate da Matteo in moltissime cavità lo relegano tra i massimi esperti di arrampicata speleologica; è tra i pochissimi speleologi al mondo ad aver firmato oltre 280 chilometri di nuove esplorazioni raccogliendo vari primati mondiali anche in solitaria.
Arrampicatore stimato, dal 1985 colleziona anche una serie di importanti salite alpinistiche concentrate in Adamello, Dolomiti e Valle del Sarca firmando l’apertura di una cinquantina di difficili itinerari ed addirittura alcune prime ascensioni assolute all’estero.
Nel 1999 in Val Daone sale Morange, il primo A5 italiano e certamente tra gli itinerari più precari e pericolosi mai aperti. Nel 2000 è nel ciclopico pozzo del Sotano de las Golondrinas in Messico; altrettanto avventurosa la prima salita del Cao Grande, il picco basaltico alto 663 metri simbolo della minuscola repubblica di Sao Tomé, isola africana del Golfo di Guinea.
Altra sua grande passione sono le piccozze, sia per il ghiaccio moderno che per il dry tooling: annovera svariate aperture e ripetizioni di cascate a fianco delle competizioni sportive.
Per allenamento attrezza vari itinerari sportivi estremi fino al D14 trasformando l’antro del Bus del Quai (Iseo, Brescia), in una delle falesie più frequentate dai big italiani e stranieri.
Su ghiaccio classico e moderno colleziona un centinaio di cascate tra le più belle ed impegnative delle Alpi italiane, slovene, svizzere e francesi aprendo decine di varianti e di nuove salite. Tra le ultime imprese una prima mondiale assoluta: la scalata, piccozze e ramponi dell’incredibile pozzo carsico ghiacciato da 501 metri Brezno Pod Velbom in Slovenia, la più lunga e difficile cascata di ghiaccio mai scalata sottoterra.
Probabilmente superano il numero di 500 i canyon scesi in Italia, Francia, Spagna, Svizzera, Grecia e Slovenia. A fianco della discesa degli itinerari più belli e difficili, da sempre si dedica anche a nuove aperture.
Matteo ci propone una raccolta delle sue avventure, cercando ancora una volta di dare una collocazione al suo mondo: “Ho esplorato posti meravigliosi spalmato sulle placche di granito o di acqua gelata, immerso, nascosto o appeso a vuoti di calcare. Con la muta, le scarpette o l’acetilene, morendo di freddo e di caldo, innamorato di pinnacoli, persone e fiumi sotterranei in un caleidoscopio di sensazioni. Ma ho esplorato soprattutto me stesso vivendo dei ricordi a loro legati, appeso alle mie paure come in balia dei sogni successivi. Una vera patologia vissuta a ritmi frenetici per trent’anni fino a ieri. Ora posso piangere al traguardo di una corsa in cui credo di essere stato comunque più fortunato che determinato. Posso farlo anche per i tanti amici che con me hanno condiviso quelle avventure totalizzanti e che ora non ci sono più. E’ solo grazie a loro – Giacomo, Roberto, Paolo, Beppe – se non mi sono mai sentito solo in questo folle quanto appagante peregrinare”.
Vi aspettiamo numerosi
Alla serata possono partecipare soci e non soci.