Si parcheggia l’auto dietro la chiesa di fraz. Nona, per poi imboccare via Manina e, dopo un centinaio di metri, prendere a destra il sentiero CAI n. 408, fino alla meta.
É questa la vecchia via utilizzata dai minatori che lavoravano, fino all’inizio degli anni ’70, nelle miniere di ferro intorno a quota 1700m.
Il tracciato ci porta, con pendenza costante, ad uscire dal bosco, per arrivare alla zona delle ex baracche dei minatori ove ora è presente il rifugio Baita Case Rosse 1637m. Siamo in campo aperto ed il panorama diventa via via più grandioso, per raggiungere il suo apice al passo della Manina 1799m ed alla successiva chiesetta 1821m.
A tutto tondo, è possibile ammirare le montagne più imponenti della bergamasca: la Presolana, il Pizzo Camino, il Pizzo di Petto ed il Barbarossa; il Pizzo di Coca, il Redorta ed il poco più basso (ma incredibilmente elegante) Diavolo di Tenda. Da un lato il Recastello, il Tre Confini ed il Monte Gleno; dall’altro il Vigna Soliva, incombente sugli impianti sciistici di Lizzola.
Alpi e Prealpi Bergamasche – Gruppo delle Alpi Orobie Orientali
Vilminore di Scalve (BG) – 1340 m
500 m
E I
Piazzale ex-Bersaglio Mercoledì ore 7.00
Baita Case Rosse – 1637 m
4/5 ore
Invernale + ciaspole + ARTVA – Pala – Sonda
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