Cornetto di Folgaria
DOMENICA 05 MARZO 2017
Con il gruppo del “Corso avanzato” abbiamo affrontato un percorso su neve utilizzando le ciaspole.
Si tratta di un’esperienza nuova; infatti, dopo avere imparato ad usare ramponi e piccozza su ghiacciaio, la corda in arrampicata nonché apposita attrezzatura su vie ferrate, eccoci a calzare racchette da neve per muoversi su neve fresca su percorsi che nel periodo estivo sono i normali sentieri di escursionismo e per l’avvicinamento ai rifugi.
Anche in questo caso come in tutti gli altri tipi di progressione in montagna sono richieste particolari conoscenze ed accorgimenti per la salvaguardia dell’incolumità personale e del gruppo, nonché l’interpretazione delle caratteristiche del manto nevoso.
Sul Cornetto di Folgaria il tempo non è stato bellissimo, tuttavia la suggestione di camminare nel bosco subito dopo una nevicata è impagabile.
Al termine dell’escursione abbiamo condotto una simulazione di ricerca di persone travolte da valanga per mezzo degli appositi segnalatori artva.
Corna Trentapassi (1248m)
DOMENICA 02 APRILE 2017
La gita a Corna Trentapassi ci ha permesso di ammirare dalla vetta un panorama a 360° sul Lago d’Iseo, Monteisola, le Prealpi Orobie, il M.te Guglielmo e l’alta Val Trompia.
Le condizioni meteo sono state buone, una stradina selciata si innalza sul fianco destro della verde Val di Tuf con morbidi prati e cascine oltre il torrentello.
Si incontra poi il sentiero che da destra proviene da Pisogne. Si continua verso sinistra e si giunge ad un’ampia sella; un sentiero inciso nel pendio erboso ci porta con un’ultima rampa sulla sommità.
Ma c’è dell’altro… dobbiamo salvarci dall’estinzione!
Inquinamento, siccità e guerre ci hanno portato alla catastrofe.
Dobbiamo lasciare la Terra e dirigerci verso l’ignoto alla ricerca di un nuovo mondo.
Abbiamo imparato a riconoscere piante e fiori e ne abbiamo raccolto dei campioni per trasportarli con noi per poter continuare la nostra specie.
Missione compiuta!
Il gruppo del corso avanzato è salito alla vetta del M.te Gugliemo (1948m) partendo da Zone, percorrendo un tratto dell’antica Via Valeriana per poi salire alla vetta lungo il crinale del versante nordovest.
Forte di Valledrane (831m)
DOMENICA 23 APRILE 2017
Superato il ponte dove il fiume Chiese esce dal Lago d’Idro, il sentiero s’inerpica fra aceri, carpini, faggi e noccioli passando a fianco dei resti di vecchie aie carbonili, retaggio di un’attività montanara non molto lontana nel tempo.
L’ultimo tratto di sentiero è quello più impegnativo ma la fatica sarà ricompensata dal raggiungimento dell’ampio spiazzo sul quale troneggiano i resti dell’ex Forte Militare di Valledrane.
Ma se vogliamo dirla tutta… abbiamo imparato ad orientarci con mappa, bussola ed altimetro, individuando alcuni punti del panorama che ci circonda per tracciare la rotta del lungo viaggio verso il nuovo pianeta.
Siamo giunti su questo pianeta sconosciuto dal nome Waka Waka Ha. Abbiamo incontrato gli alieni, i Waka Waka Haitiani, ed il loro re. Ci siamo avvicinati a loro con danze e doni così da poter avere la loro amicizia.
Il forte è un imponente struttura in cemento armato con sei postazioni da cannoniera, frutto di alta ingegneria; venne costruito all’epoca della Grande Guerra per contrastare l’esercito austriaco presente nelle Valli Giudicarie e nell’alta Valle del Caffaro. Ora, dismesso e ripulito in parte, rappresenta una delle pagine della nostra storia.
Palestra di arrampicata
DOMENICA 07 MAGGIO 2017
Non possiamo ignorare gli “imprevisti” dell’andare per monti. Per questo iniziamo ad avvicinarci alla parte più tecnica, che ci servirà quando ci si imbatteremo in sentieri attrezzati, vie esposte o passaggi su roccia.
Nella palestra di arrampicata abbiamo imparato come ci si lega correttamente e come si impiegano i materiali tecnici nelle varie manovre.
Dopo avere indossato casco ed imbragatura ci siamo cimentati con i primi passi sugli appoggi, con le mani sugli appigli della parete, accompagnati dai preziosi consigli sulle corrette tecniche di progressione.
Peccato che le pareti fossero così corte…
Ma torniamo al nostro viaggio…
Gli Waka Waka Haitiani ci hanno accolti permettendoci di costruire una città in cui abitare e progredire.
Il terreno non è agevole e dobbiamo aiutarci con corde fisse per poterci muovere in sicurezza…
Val Fraselle (1641m)
DOMENICA 28 MAGGIO 2017
Il nuovo mondo è uno spasso!
In questa uscita abbiamo esplorato lo spazio circostante di questa Terra 2.0.
Abbiamo cercato nuovi spazi, per estendere il perimetro della nostra città così da essere pronti a produrre cibo ed ad accogliere altre persone.
Si inizia poco oltre l’abitato del paese di Giazza.
Dopo circa un’ora di cammino si trova un bivio dove ci si tiene a sinistra per proseguire in direzione Malga Fraselle.
Il percorso si trova in un bosco suggestivo ricco di carpini, noccioli, faggi e salici, in un alternarsi di guadi, salti di roccia e cascate. Il sentiero nel tratto finale diventa particolarmente ripido e quando finalmente ci si è aperta davanti agli occhi l’ampia radura di Malga Fraselle abbiamo tirato un sospiro di sollievo.
Il gruppo del “Corso Avanzato” ha simulato la gestione del corso base nell’accompagnamento della comitiva, mettendo in atto le conoscenze di cartina topografica e lettura del territorio circostante ed utilizzando ricetrasmittenti per il coordinamento dei vari gruppi.
Dopo la sosta ristoratrice il corso avanzato si è diretto più in su, facendo ritorno a Giazza lungo il sentiero di cresta.
Laghetti di Bruffione (1888m)
DOMENICA 11 GIUGNO 2017
Obiettivo di oggi è il riconoscimento della morfologia alpina.
Il percorso è agevole, il dislivello è modesto e il sentiero è ben tracciato. Imponente è il panorama che si apre quando si lascia la carrareccia che sale dal Gaver e si imbocca il sentiero che conduce ai Laghetti di Bruffione, pozze per l’abbeveraggio del bestiame al pascolo. Le vicine zone acquitrinose, nei mesi estivi si coprono di eriofori, piccoli fiori bianchi simili a ciuffi di cotone.
Ma sul pianeta Waka Waka Ha questi non sono solo laghetti… sono la miniera Waka Tiki Tiki Ta, scavata con grande fatica e sudore.
Completata la nostra città colonia, l’abbiamo anche resa indipendente per i suoi fabbisogni di energia, producendo l’energia necessaria utilizzando il minerale etirium presente in grande quantità nella miniera.
Il gruppo del “Corso Avanzato” ha intrapreso un altro percorso, salendo in vetta al M.te Bruffione (2664m), cima che con il M.te Boia ed il M.te Blumone fa da crinale spartiacque fra la Val Daone e la Valle del Caffaro.
Ma che ristoro potere rinfrescarsi i piedi dopo così tanta strada!!
Rifugio Tita Secchi (2362m)
VENERDI 23 / SABATO 24 GIUGNO 2017
Uscita conclusiva dei due corsi per una bella esperienza di pernottamento in rifugio.
Dal Gaver, il sentiero sale ripido alla volta del rifugio Tita Secchi, situato a circa 2400m sulle sponde del Lago della Vacca, bacino artificiale in alta Valle del Caffaro che prende il nome da un masso di granito che richiama le forme di una vacca.
Il caldo è opprimente anche a 2000 m e la salita diventa un vero calvario.
Giunti al rifugio, ci si prepara per la cena e la notte nei letti a castello, ma il dopocena vede scatenarsi i nostri animatori con giochi sempre nuovi.
La stanchezza è tanta, ma rimane ancora il tempo per capire come si allertano i soccorsi in caso di bisogno e per una breve contemplazione in riva al lago prima del calare della notte.
All’alba il gruppo del “Corso Avanzato” parte per raggiungere il Passo di Blumone e da qui, sul versante nord, ha scalato la vetta del M.te Blumone, un bel 3000 mancato per poco (2843m).
L’esperienza è imperdibile per i paesaggi mozzafiato dell’alta quota sui contrafforti più meridionali del Gruppo dell’Adamello.
Il corso base parte un po’ più tardi, ringraziando calorosamente i gestori del rifugio che con tanta passione riescono a mantenere vivi questi luoghi così incantevoli.
Sul pianeta Waka Waka Ha i lavori procedono a ritmo serrato. La nostra mente non ha mai dimenticato gli altri umani, che con noi hanno abbandonato la terra alla ricerca di nuova vita. Li abbiamo cercati e chiamati per condividere il nuovo mondo.
Tanti hanno risposto e, grazie alle nozioni che qui abbiamo imparato sull’uso della bussola per individuare la direzione da seguire sulla mappa, tanti sono arrivati.
Questa volta il bagno ce lo siamo davvero meritato!!